Mutuo casa e ristrutturazione

Bonus ristrutturazione 2022: la guida aggiornata

Il bonus ristrutturazione 2022 fa parte delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie che si effettuano all’interno e all’esterno di un immobile. 

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L’incentivo – che rientra tra i bonus casa 2022 – consiste in una detrazione sull’Irpef, inizialmente stabilita fino al 36% delle spese sostenute e attualmente prevista fino al 50%, con un limite massimo di 96.000 euro. La detrazione si applica a interventi di miglioramento e riqualificazione dell’abitazione o di manutenzione sia ordinaria che straordinaria. 

Ma come si accede al bonus ristrutturazione 2022, chi ne ha diritto e quali sono le novità? Vediamolo insieme.

Cosa prevede il bonus ristrutturazione 2022 e come funziona

Il Decreto Crescita (D.L. 83/2012) – che ha aumentato dal 36 % fino al 50% la misura della detrazione ed ha innalzato il limite massimo di spesa agevolabile da 48.000 a 96.000 euro – è stato prorogato più volte, da ultimo dalla Legge di Bilancio 2022, che ha rinviato al 31 dicembre 2024 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione e maggiore spesa massima.

Grazie al Decreto Rilancio – emesso nel 2020 in piena pandemia da Covid 19 per offrire incentivi che aiutassero l’economia a riprendersi dalla crisi in corso – la detrazione fiscale in dieci anni del bonus non è l’unica modalità da poter sfruttare in caso di lavori edilizi: il cittadino può infatti scegliere se effettuare una cessione del credito a intermediari (definiti General Contractor), o ricevere direttamente uno sconto in fattura al pagamento dei servizi.

La cessione del credito prevede un passaggio del credito d’imposta di pari cifra, che può essere ceduta ad altri soggetti, come istituti di credito o intermediari finanziari.

Lo sconto in fattura è un contributo, sotto forma di sconto, sul totale della spesa da sostenere, anticipato dagli stessi fornitori coinvolti negli interventi affinchè possano recuperare la cifra tramite credito d’imposta, oppure cederla a istituti di credito o intermediari finanziari.

Bonus ristrutturazione: per quali lavori sono previste agevolazioni

I lavori per i quali sono previste agevolazioni sono liberamente consultabili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

I lavori che rientrano nel bonus ristrutturazione 2022 – volto a migliorare le condizioni di edifici e immobili – sono quelli riferiti a: 

  • manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo (è il caso di realizzazione e miglioramento dei servizi igienici, interventi finalizzati al risparmio energetico, ecc.);
  • manutenzione ordinaria, spettanti solo per i lavori condominiali, a meno che non facciano parte di un intervento più ampio di ristrutturazione;
  • ricostruzione o ripristino dell’immobile in seguito a danni provocati da calamità naturali (in questo caso ci deve essere una dichiarazione di stato di emergenza);
  • eliminazione delle barriere architettoniche e miglioramento di supporto e assistenza in case con persone con disabilità gravi;
  • interventi relativi alla realizzazione di garage o autorimesse collegati a edifici abitativi;
  • bonifica dell’amianto e opere per evitare infortuni domestici;
  • rafforzamento della sicurezza dell’immobile verso effrazioni di terzi;
  • miglioramento e sostituzione di gruppi elettrogeni di emergenza;
  • miglioramento dell’impatto energetico dell’immobile, comprese le misure di sicurezza e anti sismicità. 

L’agevolazione copre inoltre le spese per le figure professionali coinvolte nel progetto di ristrutturazione – architetti, geometri, idraulici e personale che lavora nell’edilizia –, le spese sostenute per perizie e sopralluoghi, per l’acquisto di materiali o a copertura degli oneri di urbanizzazione.

A chi spetta il bonus ristrutturazioni

Il bonus ristrutturazione può essere richiesto da tutti coloro che sono proprietari (o nudi proprietari) di un immobile, ma anche inquilini o comodatari d’uso. Devono risultare regolarmente contribuenti delle imposte sui redditi, anche se non necessariamente residenti in Italia. 

Il bonus è rivolto inoltre a soci di cooperative e imprenditori, ma possono prenderlo in carico anche conviventi, coniugi o familiari del proprietario purchè sostengano le spese previste e firmino a proprio nome tutte le fatture di riferimento.

Quando scade il bonus del 50%

Il bonus ristrutturazione 2022 scade il 31 dicembre 2024. È bene però ricordare che tra i bonus casa è compresa anche un’altra agevolazione, il Sisma Bonus, che include interventi di ristrutturazione antisismica e scade il 31 dicembre 2024. In questo caso la detrazione può essere più alta del 50 %, ovvero pari al 70% se i lavori garantiscono un passaggio del rischio sismico da una classe superiore a una a rischio inferiore e all’80% se sono due le classi di passaggio. 

Visto il numero altissimo di richieste per interventi edilizi presentate lo scorso anno e la scarsa abilità nel prevedere irregolarità e illeciti, il bonus ristrutturazione è stato riconfermato per il 2022 con un Decreto Anti Frode. In base a tale decreto – che ha lo scopodi evitare una crescente speculazione sui prezzi di materiali e prestazioni professionali – per accedere ai Bonus edilizi è richiesto un visto di conformità che attesti la reale esigenza di effettuare i lavori richiesti per l’immobile e un’asseverazione di congruità delle spese ammissibili.