Giovane coppia felice nel loro nuovo appartamento

Perché è un buon momento per comprare casa con un mutuo

Mutui a tassi vantaggiosi e interessanti offerte immobiliari a prezzi competitivi. Vediamo insieme perché in questo momento scegliere di comprare casa può rivelarsi una decisione vincente.

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I mutui si mantengono ai minimi storici

L’emergenza Covid-19 non ha spento la voglia di mattone degli italiani, e tanto meno quella degli istituti di credito di finanziare tale desiderio. I tassi, infatti, si stanno mantenendo sui minimi storici, con i parametri per la definizione dei prezzi bassissimi. Numeri alla mano: stando a quanto riportato in un recente approfondimento de L’Economia del Corriere della Sera, per ciò che riguarda i mutui a tasso fisso, gli Eurirs a 20 e 30 anni si posizionano sullo 0,10%. I prodotti a tasso variabile vedono invece un Euribor al -0,48% per il parametro mensile, e del – 0,37% per quello trimestrale. In linea generale in quest’ultimo periodo si è registrata una preferenza per mutui a tasso fisso che, oltre a poter contare su un tasso competitivo, consentono di pianificare con maggiore attenzione la spesa futura. Quasi la totalità delle banche non ha applicato alcun aumento per le richieste di finanziamenti entro l’80%; ecco perché chi intende acquistare un immobile facendo ricorso a una liquidità aggiuntiva dovrebbe pensare bene a finalizzare adesso una compravendita.

Quali saranno gli scenari futuri

Difficili fare previsioni con esattezza, ma gli esperti sono piuttosto concordi a ritenere che qualora ci fosse una discesa consistente dei prezzi delle case, i tassi applicati ai mutui potrebbero subire delle oscillazioni. Certamente la moratoria dei mutui che è stata varata dal decreto Cura Italia – che ricordiamo vede la possibilità di sospendere il rimborso delle rate fino a 18 mesi e successivamente la metà rimborsata dallo Stato – ha registrato un’adesione molto ampia. Stando ai dati evidenziati da Nomisma nel mese di maggio ben il 9% dei mutuatari ne aveva già fatto richiesta, mentre un 15% era pronto a considerarla. Dati, questi, che potrebbero portare gli istituti ad essere più prudenti nella concessione del credito con la richiesta di garanzie più stringenti.