Cosa sono le categorie catastali di un immobile

Il Catasto Italiano è un inventario di tutti i beni immobili presenti sul territorio nazionale, ed è suddiviso in Catasto Terreni e Catasto Edilizio Urbano. Quest’ultimo include tutte le costruzioni civili, industriali e commerciali presenti in Italia. 

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Categorie catastali: cosa sono e a cosa servono

Le categorie catastali – introdotte con il Decreto Regio del 13 aprile 1939, n.652 -, sono degli indici che definiscono il livello di redditività di un immobile. In particolare, le categorie catastali permettono di determinare la rendita catastale di un immobile, che a sua volta costituisce la base per calcolare il reddito imponibile soggetto a tasse (tra cui l’IMU, l’imposta catastale e la tassa sulle successioni). 

A ogni categoria catastale è attribuita una tariffa, sulla base delle caratteristiche strutturali, costruttive e d’uso di un immobile, del contesto urbanistico nel quale è collocato e del valore medio di mercato. Tale tariffa è definita dall’Agenzia del Territorio (incorporata dal 2012 nell’Agenzia delle Entrate),che ha in carico la gestione delle banche dati catastali.

Come conoscere la categoria catastale di un immobile

Conoscere la categoria catastale di un immobile è un dato fondamentale in fase di compravendita immobiliare, fermo restando che il valore catastale di un immobile può cambiare nel tempo (per esempio in seguito a lavori di ampliamento).

Per conoscere la categoria catastale di un immobile e la conseguente rendita catastale basta fare una visita all’ufficio del Catasto, oppure utilizzare il servizio di catasto online.

L’Agenzia del Territorio fornisce il servizio di visura catastale sulla base della presentazione di alcuni dati identificativi come i dati dell’immobile – ovvero numero di foglio e numero di particella -, il nominativo del soggetto intestatario dell’immobile o l’indirizzo dell’immobile.

Classificazione delle categorie catastali

Esistono 6 categorie catastali, definite in base alla destinazione d’uso degli immobili: le categorie A, B e C comprendono gli immobili a destinazione ordinaria, in particolare la categoria A include alloggi e uffici privati, la categoria B scuole, uffici pubblici, ospedali, e la categoria C attività commerciali appartenenti a privati, senza fini di lucro; la categoria D comprende gli immobili a destinazione speciale, con fini di lucro (stabilimenti industriali, alberghi, teatri e cinema), la categoria E quelli a destinazione particolare (aeroporti, porti, stazioni di autobus e ferroviarie, edicole e chiese) e la categoria F le entità urbane (fabbricati non agibili o abitabili). 

Ogni categoria è composta da varie “sottocategorie”, ognuna delle quali è identificata con la lettera della categoria di appartenenza seguita da un numero progressivo.

Gruppo A:

  • abitazioni di tipo signorile (A1)
  • abitazioni di tipo civile (A2) 
  • abitazioni di tipo economico (A3) 
  • abitazioni di tipo popolare (A4)
  • abitazioni di tipo ultrapopolare (A5)
  • abitazioni di tipo rurale (A6)
  • abitazioni in villini (A7)
  • abitazioni in ville (A8)
  • castelli, palazzi e immobili di valore storico e artistico (A9)
  • studi e uffici privati (A10)
  • alloggi e abitazioni tipiche (A11)

Questo gruppo include alcune sottocategorie catastali che, a fronte di specifiche condizioni, sono esenti dal pagamento dell’IMU (A2, A3, A4, A5, A6 e A7) e alcune sottocategorie di immobili di lusso (A1, A8 e A9).

Gruppo B:

  • collegi, orfanotrofi, conventi, seminari, ricoveri, ospizi, caserme (B1)
  • ospedali e case di cura (B2)
  • prigioni e riformatori (B3)
  • uffici pubblici (B4)
  • scuole e laboratori (B5)
  • gallerie, accademie, musei, pinacoteche, biblioteche (non all’interno di palazzi di pregio e castelli di categoria A9) (B6)
  • oratori e cappelle privati non destinati a pubblico culto (B7)
  • magazzini sotterranei per il deposito di derrate (B8)

Gruppo C

  • locali commerciali (C1)
  • locali di deposito e magazzini (C2)
  • laboratori artistici (C3)
  • locali per esercizi sportivi privati senza scopo di lucro (C4)
  • stabilimenti di acque curative e balneari privati senza scopo di lucro (C5)
  • scuderie, stalle, autorimesse e rimesse privati senza scopo di lucro (C6)
  • tettoie (C7)

Gruppo D

  • opifici (D1)
  • alberghi e hotel (D2)
  • sale cinematografiche, per spettacoli e teatri (D3)
  • ospedali e case di cura (D4)
  • assicurazioni, istituti di cambio o di credito (D5)
  • locali per esercizi sportivi (D6)
  • fabbricati costruiti per particolari attività industriali (D7)
  • costruiti per specifiche attività commerciali (D8)
  • immobili sospesi o galleggianti, ponti privati a pedaggio (D9)
  • fabbricati rurali (D10)

Gruppo E

  • stazioni per servizi di trasporto (E1)
  • ponti comunali e provinciali a pedaggio (E2)
  • immobili costruiti per particolari esigenze pubbliche (E3)
  • recinti chiusi per attività pubbliche (E4)
  • fortificazioni e loro dipendenze (E5)
  • torri, semafori e fari pubblici (E6)
  • immobili per esercizio di culti pubblici (E7)
  • costruzioni nei cimiteri eccetto sepolcri e tombe di famiglia (E8)
  • altri fabbricati a destinazione speciale che non figurano nelle altre categorie (E9)

Gli immobili di categoria catastale E sono tutti esenti dal pagamento dell’IMU.

Gruppo F

  • aree urbane (F1)
  • unità collabenti (F2)
  • unità in costruzione (F3)
  • unità in definizione (F4)
  • lastrici solari (F5)
  • immobili ancora da dichiarare (F6)
  • infrastrutture e reti pubbliche (F7).