Rockagent sulla metro di Milano

Milano: il mercato immobiliare post pandemia non si arresta

Milano è una città famosa per essere ritenuta da sempre all’avanguardia anche nel settore immobiliare, con la caratteristica di mantenere comunque una misura d’uomo. Sostenibile, attenta all’ambiente, brulicante di nuovi progetti compreso quelli di rigenerazione urbana. Una grande crescita che però in questo anno ha dovuto fare i conti con gli effetti del Covid-19 che hanno rallentato le varie operazioni; nonostante però le conseguenze della pandemia gli investimenti sul mercato immobiliare della città lombarda non si sono arrestati, anzi.

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Milano è pronta a ripartire

Secondo quanto emerso nel corso del convegno “Investire in Milano. Il futuro tra sfida Covid e attesa per le Olimpiadi” organizzato dal Sole 24 Ore, la città sarebbe pronta a ripartire, affrontando l’emergenza sanitaria con gran vigore. Nonostante il 2020 sia stato un anno parecchio duro, nei primi nove mesi Milano è comunque riuscita ad attirare consistenti investimenti sul mercato immobiliare. Numeri alla mano: stiamo parlando di 3,1 miliardi di euro, contro i 2,3 miliardi di euro che erano stati registrati lo scorso anno, per una crescita totale del +35%. Una cifra considerevole questa, e non solo se confrontata con quanto era accaduto nel 2019; basti pensare che complessivamente a livello nazionale gli investimenti immobiliari da gennaio a settembre di questo 2020 hanno raggiunto appena i sei miliardi di euro.

Perché si investe a Milano

Grande interesse per i piani di riqualificazione e recupero che hanno interessato molte aree della città, compreso le periferie, ritenuti essenziali agli occhi degli investitori per uno sviluppo sostenibile del territorio. Spazi utili, sotto diversi punti di vista: si pensa già alle Olimpiadi del 2026, ad esempio, con la riqualificazione dell’ex Scalo di porta Romana. Non solo progetti imperiosi però, la vera sfida di Milano, secondo quanto detto dagli esperti che si sono susseguiti sul palco virtuale del convegno, è quella di intravedere le necessità e i servizi dei quali avranno bisogno le persone, dalla vendita e l’acquisto di immobili alle locazioni. Ed è proprio la casa al centro delle principali attenzioni oggi: il confinamento infatti ha messo in luce nuove necessità e nuove esigenze, molti sono alla ricerca di una casa di metratura più grande e che magari possa contare su degli spazi esterni; non è più essenziale che l’immobile si trovi in città, adesso le priorità sono cambiate. Durante questa occasione però sono emersi anche altri asseti interessanti per gli investimenti, come il settore degli uffici, che non è morto, ma ha bisogno di essere ripensato data la sempre maggiore incidenza dello smart working.