L’APE (Attestato di Prestazione Energetica) è un documento che racchiude tutte le informazioni relative ai consumi energetici di un immobile, nonchè gli eventuali interventi da effettuare per migliorarne le prestazioni energetiche.
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Attestato di prestazione energetica (APE): che cos’è
In particolare, gli elementi che vengono considerati ai fini dell’attestato sono i consumi nel corso di tutto l’anno, le caratteristiche di murature e infissi e quelle geometriche dell’ambiente, l’impianto per la produzione di acqua calda sanitaria, gli impianti di raffreddamento, riscaldamento e ventilazione, l’illuminazione, eventuali sistemi di produzione di energia rinnovabile e impianti di movimentazione come ascensori o scale mobili.
All’interno dell’APE le prestazioni energetiche vengono riportate in base a una scala composta da dieci classi: dalla A4, la migliore, si arriva alla G, la più bassa, in cui il consumo di energia dell’immobile è maggiore.
L’APE ha sostituito il precedente ACE (Attestato di Certificazione Energetica), che era stato introdotto dalla Direttiva Europea 2010/31. L’obbligo dell’Attestato di Prestazione Energetica è stato introdotto in Italia dalla Legge 63/2013, mentre con il D.M. 26 giugno 2015 è stato definito un attestato in formato standard per tutto il Paese.
Quando l’APE è obbligatorio per legge
L’APE è obbligatorio sia per la compravendita che per la locazione degli immobili. Secondo il D.M. 26/06/2015 l’attestato deve essere sempre allegato ai contratti di compravendita o di locazione.
Per la Legge 90/2013, l’attestato di prestazione energetica è obbligatorio anche in caso di donazione di un immobile ad un familiare; pubblicizzazione di un annuncio immobiliare; ristrutturazione di più del 25% della superficie dell’immobile; interventi di riqualificazione energetica; richiesta di permesso per costruire un nuovo immobile.
L’attestato non è invece obbligatorio se si affitta o si vende un immobile per il quale esiste già un attestato APE in corso di validità e non sono state effettuate modifiche all’edificio.
L’attestato di certificazione energetica è richiesto anche per l’accesso alle detrazioni fiscali previste per interventi di efficientamento energetico e a incentivi statali per l’energia prodotta da impianti fotovoltaici.
Quali informazioni deve contenere l’APE
Ben più completo della precedente ACE e maggiormente orientato al miglioramento dell’efficienza energetica, l’APE deve obbligatoriamente contenere informazioni su:
- prestazione energetica totale della casa (energia primaria totale e primaria non rinnovabile);
- qualità energetica dell’edificio, ai fini della riduzione dei consumi per la climatizzazione;
- classe energetica dell’immobile;
- requisiti minimi di efficienza energetica;
- caratteristiche termo igrometriche;
- indici di prestazione energetica rinnovabile e non rinnovabile ed energia elettrica esportata;
- emissioni di anidride carbonica;
- quantità di energia consumata in un anno;
- lista dei servizi energetici e delle loro efficienze;
- suggerimenti per l’efficientamento energetico dell’immobile e il miglioramento della prestazione energetica.
Chi rilascia l’APE e quanto costa
La redazione dell’APE viene effettuata da un “soggetto certificatore” o certificatore energetico indipendente, ovvero un tecnico abilitato alla progettazione di edifici e impianti regolarmente iscritto al proprio collegio professionale. In genere si tratta di un architetto, un ingegnere o un geometra iscritto all’Albo dei Certificatori Energetici della regione in cui svolge la sua attività.
L’APE non deve essere confuso con l’AQE (Attestato di Qualificazione Energetica): questo documento viene infatti redatto in fase progettuale da un tecnico coinvolto nella costruzione dell’immobile – non indipendente come per l’APE – al fine di prevedere la classe energetica. L’AQE viene firmato dal direttore dei lavori e consegnato in Comune, mentre l’APE viene consegnato in Regione.
Il tecnico deve eseguire almeno un sopralluogo per raccogliere tutte le informazioni sulle caratteristiche dell’immobile, dopodichè effettuerà i calcoli necessari per la redazione dell’APE.
Una volta completata l’analisi il certificatore compilerà il documento, che dovrà essere timbrato e firmato dal tecnico (se richiesto, anche con la firma digitale) e rilascerà la Targa Energetica che riporta le caratteristiche energetiche dell’immobile. Il certificato energetico andrà poi consegnato, assieme al libretto della caldaia, al proprietario o al locatario dell’immobile e avrà una durata massima di dieci anni.
Nel documento il certificatore dovrà indicare anche le raccomandazioni tecniche per migliorare l’efficienza energetica della casa, la classe e la prestazione energetica che si potranno raggiungere e il periodo di ritorno dell’investimento.
Per quanto riguarda il costo dell’attestato di prestazione energetica, non c’è uno standard definito da Ordini o Enti. Il prezzo dell’APE può variare ampiamente da un minimo di 50 a un massimo di 300 €, a seconda della città, delle caratteristiche della casa e del certificatore. È sempre bene comunque confrontare pù preventivi e diffidare di certificatori che propongono prezzi eccessivamente bassi.