Come calcolare la classe energetica della casa

La classe energetica è una categorizzazione dell’efficienza energetica di un immobile fondamentale per valutarne il valore di mercato. Esiste una tabella delle classi energetiche che stabilisce i consumi in base a 10 livelli, dalla classe G alla classe A4. Un aumento della classe energetica può essere vantaggioso quando si ha intenzione di vendere una casa, perché potenzialmente contribuirà ad aumentare il prezzo di vendita.

La classe energetica è una categorizzazione qualitativa degli immobili sulla base della loro efficienza energetica. La certificazione della classe energetica di un immobile avviene tramite il rilascio dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica), un documento ufficiale che dal 2013 ha sostituito l’Attestato di Certificazione Energetica. Una volta rilasciato, l’APE vale 10 anni e deve essere inserito tra i documenti per vendere casa in fase di compravendita immobiliare. L’APE deve essere incluso anche nel contratto preliminare di compravendita che viene negoziato tra le parti prima del rogito.

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Come calcolare la classe energetica degli immobili

Per calcolare la classe energetica di una casa si utilizza una scala di lettere che va dalla classe energetica a4 (prestazioni ottime) alla G, la classe che denota le peggiori prestazioni possibili.   È bene specificare che il calcolo della classe energetica di un immobile deve essere effettuato da un “certificatore energetico”, un tecnico professionista abilitato. Tuttavia, si può stimare la classe energetica dell’abitazione di riferimento utilizzando alcuni parametri, tra cui l’esposizione solare, la progettazione degli ambienti interni, la qualità dei materiali e dell’isolamento, il tipo di sistemi di riscaldamento e raffreddamento e la quantità e il consumo energetico di tali sistemi. Queste sono le variabili principali che determinano l’efficienza energetica di una casa e quindi la sua classe energetica.

Quali sono le classi energetiche degli immobili

Esiste una tabella per il calcolo delle classi energetiche degli immobili che stabilisce i consumi in base a 10 livelli.  Come abbiamo anticipato, la gamma delle classi energetiche va dalla classe G, che denota pessime prestazioni energetiche, spese elevate e un forte impatto ambientale, alla classe energetica A4, che indica un consumo energetico minimo, spese inferiori e un minore impatto ambientale. La classe energetica A è suddivisa in quattro sottocategorie: A1, A2, A3 e A4, che consumano progressivamente sempre meno energia.

Classe energetica Consumo minimo Consumo massimo Massimo punteggio assegnato
Classe A4 inferiore o uguale a 0,40 EP 10
Classe A3 superiore a 0,40 EP inferiore o uguale a 0,60 EP 9
Classe A2 superiore a 0,60 EP inferiore o uguale a 0,80 EP 8
Classe A1 superiore a 0,80 EP inferiore o uguale a 1,00 EP 7
Classe B superiore a 1,00 EP inferiore o uguale a 1,20 EP 6
Classe C superiore a 1,20 EP inferiore o uguale a 1,50 EP 5
Classe D superiore a 1,50 EP inferiore o uguale a 2,00 EP 4
Classe E superiore a 2,00 EP inferiore o uguale a 2,60 EP 3
Classe F superiore a 2,60 EP inferiore o uguale a 3,50 EP 2
Classe G superiore a 3,50 EP 1

(EP = indice di prestazione energetica)

Migliorare le prestazioni energetiche per aumentare il valore di una casa

Un aumento della classe energetica può essere vantaggioso quando si ha intenzione di vendere la propria casa. Il valore di un immobile dipende infatti da diversi fattori, tra cui la sua efficienza energetica: più alta è l’efficienza energetica della casa, maggiore sarà il suo valore di mercato.  Ecco perché è così importante calcolare la classe energetica di una casa. Chi acquista una casa, oltre a desiderare uno spazio abitativo confortevole e funzionale, vuole risparmiare energia. Per questo, se una casa in vendita ha una classificazione energetica bassa, il proprietario dovrà prevedere una spesa per aumentarne le prestazioni energetiche, con l’aspettativa di rientrare di questo investimento tramite la maggiore appetibilità e prezzo di mercato dell’immobile.  Il consumo energetico e l’impatto ambientale di un immobile possono essere ridotti apportando modifiche strutturali con interventi che spesso possono usufruire del bonus ristrutturazioni. Vale sempre la pena verificare, quindi, se si può beneficiare degli incentivi in vigore.