Quanto costa mantenere una casa di proprietà?

Una casa di proprietà è un investimento sicuro, ma quando si decide di acquistare un immobile bisogna anche mettere in conto che mantenere una casa di proprietà comporta una serie di costi fissi. Considerarli permette di evitare il rischio di fare un investimento al di fuori della propria portata.

L’acquisto di un immobile viene immediatamente associato al beneficio di liberarsi dell’affitto mensile, limitando le spese e affidando il capitale a un investimento sicuro che possa fruttare nel tempo. Ma acquistare e mantenere una casa di proprietà comporta una serie di costi di cui è importante tenere conto per evitare di impegnarsi in una spesa che potrebbe risultare al di fuori della propria portata.

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Quali sono i costi di un immobile?

Nel momento in cui si inizia la ricerca di una casa da comprare è importante innanzitutto considerare il luogo ove si intende acquistare. Sia il costo di acquisto che le spese per mantenere una casa di proprietà, infatti, varieranno soprattutto in base a questo parametro: città come Milano, Roma e in generale i capoluoghi di provincia hanno certamente costi maggiori rispetto ad altre zone.

Chiarito questo punto, andiamo a vedere quali sono i costi di un immobile, che variano a seconda che l’acquisto avvenga in esenzione dell’IVA o meno.

Se si acquista da un privato o da una società che vende in esenzione IVA avremo:

  • imposta di registro al 9%, ridotta al 2% se si usufruisce dell’agevolazione prima casa;
  • imposta ipotecaria fissa di 50,00 euro;
  • imposta catastale di 50,00 euro.

Se si acquista da una società con applicazione dell’IVA invece avremo:

  • IVA al 4% per prima casa, al 10% per la seconda casa e al 22% per case di lusso.
  • imposta di registro fissa di 200,00 euro;
  • imposta ipotecaria fissa di 200,00 euro;
  • imposta catastale fissa di 200,00 euro;

Imposte sull'acquisto di una casa di proprietà

Mantenere una casa di proprietà: il mutuo

I costi del mutuo per l’acquisto di una casa corrispondono principalmente agli interessi applicati sul capitale che, a seconda della scelta, varieranno da tasso fisso a variabile. Il capitale potrà essere finanziato fino a un massimo dell’80%, con una detrazione IRPEF del 19% per un massimo di 4.000 euro, riferita agli interessi passivi e agli oneri accessori pagati alla banca.

A questi costi, strettamente correlati a capitale e interessi, si aggiungono 3 spese fisse una tantum:

  • imposta sostitutiva dello 0,25% per prima casa e del 2% per seconda casa;
  • perizia, a partire da 190,00 euro;
  • istruttoria, a partire da 400,00 euro.

Nel caso di acquisto di seconda casa (o di prima casa nel caso di immobile di lusso), tra i costi per mantenere una casa di proprietà va considerata l’IMU (imposta municipale propria), che parte da un’aliquota base dello 0,86%, fino ad arrivare a un massimo dell’1,14%, per un importo medio annuo di circa 1.074 euro.

Costi di una casa di proprietà: spese e tasse ordinarie

Così come per le case in affitto, anche per gli immobili di proprietà esistono una serie di tasse e spese di cui tenere conto e che hanno scadenza mensile, bimestrale o semestrale, stabilite dai gestori dei servizi. Vediamole nel dettaglio:

  • TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili): è una tassa da considerare sia a carico del padrone di casa che dell’inquilino, in caso si decida di mettere in affitto l’immobile; in questo caso l’inquilino pagherà una variabile che va dal 10% al 30% del valore complessivo dell’imposta. La restante parte è a carico del proprietario;
  • TARI (Tassa sui Rifiuti): è una tassa a carico dell’occupante dell’immobile che pagherà in base ai mq e al numero dei componenti familiari.
  • Luce, gas e acqua: questi costi variano in base al numero di abitanti della casa, allo stile di vita e ai metri quadri di superficie. In fase di acquisto di un immobile sarà importante tenere in considerazione la classe energetica dell’immobile, un parametro che influisce notevolmente sui consumi (nonché sull’impatto ambientale). La classe energetica “A”, ad esempio, assicura che l’immobile sia stato costruito rispettando gli attuali standard energetici, con materiali certificati per l’isolamento termico, assicurando così costi inferiori di elettricità e gas, e il rispetto dell’ambiente. Anche scegliere un appartamento con riscaldamento autonomo può essere strategico per il contenimento dei costi, permettendo di regolare il consumo di calore in base alle proprie esigenze.

Costi di una casa di proprietà: le spese condominiali

Negli immobili siti in un condominio tra i costi per mantenere una casa di proprietà bisogna considerare le spese condominiali, che vengono calcolate in base ai millesimi dell’appartamento.

Nel dettaglio di queste spese, tra le altre, troviamo:

  • manutenzione dell’ascensore;
  • manutenzione e pulizia delle scale e della sala condominiale;
  • manutenzione dei giardini;
  • illuminazione;
  • gestione delle utenze centralizzate;
  • eventuali servizi di sicurezza.

Le spese condominiali potrebbero andare a incidere in maniera significativa sul budget destinato all’immobile, specialmente in caso di condomini con caratteristiche di lusso e dotati di molti servizi.

In definitiva, quindi, quanto costa mantenere una casa di proprietà? Come abbiamo visto le variabili sono molto diverse a seconda di posizione e tipologia. Volendo fare una stima media approssimativa potremmo concludere che mantenere una casa di proprietà di 100 mq comporti un costo mensile di circa 900 euro. Questo costo varierà sensibilmente in base all’ubicazione della casa: ad esempio, con gli stessi parametri, il costo mensile per mantenere una casa di proprietà a Roma aumenterebbe a circa 1.200 euro al mese.